L’enfant prodige sta assaporando la vera normalità

I lettori di MilanoVibra hanno imparato a conoscerlo negli anni, in piena era Covid e qualche tempo dopo, quando una sua opera diventò la nostra prima copertina del 2022.
Oggi Noah D’Alessandro ha sette anni e frequenta la scuola elementare come tutti i bambini della sua età. La vasculite non frena la gioia di mamma Erika: «Ha un dono, che cerco di proteggere ogni giorno»

di Luca Talotta
foto di Annalaura Cattelan

21 Marzo, 2024

Ma cosa vorrà fare da grande Noah? «Mi piacerebbe fare il cuoco!». Gli faccio notare che in cucina non si dipinge: «Ma a me piace mangiare». Eccolo, l’adulto Noah. Che proprio sul cibo ritorna, per un momento, un bambino della sua età: «Mi piacciono la pizza, l’hamburger, le patatine fritte, la carbonara, i casoncelli, gli affettati… Ma mangio anche le verdure, soprattutto i broccoli». E le prospettive future di mamma Erika? «Tutto molto semplice: basta che lui sia felice, faccia quello che vuole e stia bene. Se vorrà continuare con l’arte, saremo contenti. Se vorrà smettere, spero abbia voglia e possibilità di studiare: noi lo sosterremo comunque. Anche se vorrà fare il cuoco (ride, ndr). Basta che torni sempre a casa sereno». Perché oggi, finalmente, la famiglia D’Alessandro può guardare il mondo con un po’ più di fiducia. E meno stress: «Stiamo ancora imparando – ammette Erika, mentre il fazzoletto raccoglie l’ultima di molte lacrime di felicità che non smettono di scendere –. C’è stato un momento in cui avevo paura, di tutto. Poi, ad un certo punto, mi sono detta: “Se la nostra vita è questa, viviamola così come viene”». Perché, in fondo, il più grande dono non è quello artistico: è proprio Noah.

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