Ogni individuo ha dei sentimenti, delle intenzioni e delle modalità di comprensione dell’altro e di sé.
Questo concetto chiamato “funzione riflessiva” prende piede fin dalla prima infanzia e progredisce in modo graduale e armonico a seconda del temperamento e del contesto in cui si trova.
Ora, rivolgendomi nello specifico alla storia clinica, personale, relazionale e esperienziale di Noah D’Alessandro, ho motivo di credere sia stata plasmante nel fornire a questo bambino un diverso sistema di elaborazione degli stimoli di cui ha esperienza. Un sistema di elaborazione che ha prodotto uno sviluppo anomalo in senso positivo della capacità di riflettere sui propri stati mentali. Parliamo, in questo specifico caso, di compiere riflessioni sul proprio comportamento tale da vedere se stesso in termini di sentimenti e rappresentazioni grafiche.
Sara Caldana
Psicologa clinica